“Sblocco delle maglie con progetti già approvati ed introduzione dello
strumento del Piano di Urbanistica Generale (PUG)” così recita il programma del
centro-sinistra (sottoscritto da tutti i partiti della coalizione) al capitolo
“Interventi per la città”. E’ questo l’orientamento giusto, è questo il
criterio da ribadire: dare massima accelerazione a tutti i progetti già
approvati e contemporaneamente avviare
con tempestività l’elaborazione del piano urbanistico.
E’ necessario accelerare le procedure burocratiche per tutto quanto è
stato già approvato e per le richieste conformi al piano regolatore vigente al
fine di sostenere l’economia cittadina che molto dipende dalle attività
edilizie sia per le attività realizzative che per l’indotto artigianale.
Bisogna sviluppare l’elaborazione del PUG perché è ormai indispensabile un
ripensamento complessivo dell’assetto urbanistico ed edilizio di Polignano. Le
priorità sono piuttosto evidenti: ricomposizione del
tessuto urbanistico e civile, qualificazione dei servizi e degli spazi di
socializzazione, tutela e qualificazione del patrimonio paesaggistico,
valutazione e soddisfazione dei nuovi bisogni abitativi.
Il PUG deve essere elaborato “attraverso una serrata partecipazione
civica, interistituzionale e una co-pianificazione alla formazione del processo
di costruzione del piano con forme partecipative già sperimentate, quali i
forum cittadini, assemblee cittadine, assemblee di settore, per il
coinvolgimento della comunità locale”, così come recita il programma del
centro-sinistra.
Pertanto, la richiesta di variante al Piano regolatore avanzata dai
proponenti la lottizzazione “Santa Caterina” al fine di ridistribuire le
cubature portandole fino a 200
metri dal mare, invece dei 300 attualmente previsti dal piano regolatore, non può avere che due
sole possibilità. I richiedenti possono realizzare immediatamente quanto è già
previsto dal piano di lottizzazione nel rispetto del Piano regolatore vigente (fra
l’altro approvato proprio dal centro-sinistra nel giugno del 2005). Oppure,
attendere la elaborazione ed approvazione del nuovo Piano di Urbanistica
Generale perché una questione così rilevante non può essere sottratta, nel
momento in cui è già avviata la procedura di elaborazione del nuovo piano, al
confronto sulle priorità, sui bisogni, sulla tutela del patrimonio comune che è
un dovere delle forze politiche, delle forze sociali ed economiche ed è un
diritto di tutti i cittadini.
Nessun commento:
Posta un commento